AD MAIORA, Lo Scultore e l'Eroe
ROMAGNA MONUMENTALE
DOMENICO RAMBELLI
UN MAESTRO DELL'ESPRESSIONISMO ITALIANO
AD MAIORA. Lo Scultore e l’Eroe › I DISEGNI
Il monumento dedicato all’asso dell’aviazione Francesco Baracca è frutto di una decennale gestazione che impegna Domenico Rambelli, indiscusso protagonista della scultura del Ventennio, fin dal 1926. Partendo da una composizione di impostazione simbolista, attraverso vari studi purtroppo non datati, lo scultore arriva nei primi anni Trenta alla definizione di un monumento a due corpi: l’aviatore su un alto piedistallo e l’ala. L’uno contraddistinto da essenziali accessori propri della professione, l’altra che offre la propria superficie come piano sul quale dispiegare la simbologia celebrativa dell’eroe.
La cospicua selezione di disegni esposti consente di apprezzare l’ampia gamma di segno tipica di Rambelli. Dal raffinato e fitto tratteggio accompagnato da un sapiente uso del chiaroscuro, fino a segni più brutali, quasi graffiati, con un andamento che sembra evolversi in direzione di una enfatizzazione della plasticità dei volumi sempre più arrotondati. L’insistita ricerca di semplificazione formale e compositiva segue una via del tutto personale lontana sia dal bistolfismo che caratterizza la maggior parte dei monumenti ai caduti della Grande Guerra, sia dalla tendenza al classicismo razionalista che identifica la successiva corrente novecentista.
L’allestimento, affidato all’artista riminese Claudio Ballestracci,
vuole evocare il cantiere collocato nel 1936 nella piazza dove ora si erge il monumento.
ROMAGNA MONUMENTALE
DOMENICO RAMBELLI
UN MAESTRO DELL'ESPRESSIONISMO ITALIANO
AD MAIORA. Lo Scultore e l’Eroe › LE FOTOGRAFIE
Dal cantiere del 1936 agli 'studi' di Luca Nostri
Il monumento dedicato all’asso dell’aviazione Francesco Baracca è frutto di una decennale gestazione che impegna fin dal 1925 Domenico Rambelli, indiscusso protagonista della scultura del Ventennio. Dopo un lungo lasso di tempo, durante il quale si sono susseguiti progetti, contrasti riguardo l'ubicazione, lungaggini burocratiche, crisi municipali e politiche, nel 1936 fu finalmente avviato il cantiere che si concluse con l'inaugurazione il 21 giugno dello stesso anno.
In questa sezione un interessante apparato fotografico, proveniente dalla biblioteca Manfrediana di Faenza e dall'archivio storico del Comune di Lugo, documenta alcune fasi dell'intervento destinato a mutare profondamente l'assetto del centro storico e della piazza che, grazie alla collocazione del Monumento, ha assunto un aspetto vagamente metafisico, come ci ricordano Antonio Paolucci e Vittorio Sgarbi.
A corredo di quelle storiche, le immagini del fotografo Luca Nostri, allievo di Guido Guidi e ideatore del progetto Lugo land, concorrono a restituirci le peculiari valenze plastiche del Monumento nella sua suggestiva cornice ambientale.
ROMAGNA MONUMENTALE
DOMENICO RAMBELLI
UN MAESTRO DELL'ESPRESSIONISMO ITALIANO
AD MAIORA. Lo Scultore e l’Eroe › I DOCUMENTI
L'idea di un monumento per celebrare la memoria di Francesco Baracca era già presente fin dall'anno 1919, all'indomani della morte dell'Asso dell'Aviazione lughese, quando furono promosse iniziative e creati comitati per onorare l'eroe della prima guerra mondiale. I documenti esposti in questa sede, conservati in gran parte presso l'Archivio storico del Comune di Lugo, testimoniano l'intensa attività - progettuale, organizzativa e di relazioni - che ha portato alla realizzazione del monumento, inaugurato nella piazza della città il 21 giugno 1936.
Una vicenda lunga dieci anni durante la quale si sono susseguiti progetti, contrasti riguardo l'ubicazione, lungaggini burocratiche, crisi municipali e politiche, pur rimanendo immutato il protagonista artistico, lo scultore faentino Domenico Rambelli il cui nome compare in relazione al progetto celebrativo fin dal 1925 con l’esplicito sostegno di Margherita Sarfatti e di Ugo Ojetti.
Lettere, contratti, offerte di forniture, carte tecniche e contabili attestano inoltre un enorme impegno sul piano economico, istituzionale e umano che rispecchia la burocrazia dei lavori pubblici e dà conto di una complessità di rapporti e di equilibri che hanno ruotato attorno al progetto e alla sua realizzazione.
Dalle carte emerge inoltre il coinvolgimento delle massime cariche politiche, istituzionali, militari dell'epoca, ma anche quello di personalità e operatori locali, come si evince per esempio dalla ricca documentazione relativa all'organizzazione della solenne inaugurazione del monumento.
ROMAGNA MONUMENTALE
DOMENICO RAMBELLI
UN MAESTRO DELL'ESPRESSIONISMO ITALIANO
AD MAIORA. Lo Scultore e l’Eroe › IL VOLTO
Alla migliore conoscenza del “Rambelli monumentale” intende contribuire il “trittico” delle mostre allestite in Romagna, lungo un itinerario che comincia dalle straordinarie invenzioni esibite dallo scultore prima a Brisighella e poi a Lugo, e che porta fino a Faenza con il più tardo “omaggio” reso allo scrittore Alfredo Oriani. Sui tre complessi monumentali l’esposizione riunisce ampia documentazione, partendo dallo straordinario ‘corpus’ di opere rambelliane (disegni, studi, bozzetti) conservato presso la Biblioteca Manfrediana di Faenza e presentato per la prima volta esaurientemente catalogato, con l’aggiunta di materiali del tutto inediti, provenienti da collezioni private.
In questa sede abbiamo scelto, tra i disegni preparatori del Monumento a Baracca realizzati da Domenico Rambelli tra il 1932 e il 1934, esposti alle Pescherie della Rocca estense, alcuni studi sulla statua e altri che rappresentano il volto dell'Eroe, collocandoli all'interno di teche e vetrine, quasi a sorprendere il visitatore e a restituire all'Asso dell'Aviazione italiana, nella sua Casa natale, una dimensione familiare.