Documentazione Archivistica:

Ms Statuti della città di Faenza del 1410
Statuti della città di Faenza del 1410 e confermati da Gian Galeazzo Manfredi il 31 dicembre del 1413. Copia notarile del XVI secolo, conservata presso la Biblioteca Comunale di Faenza.

Fondo Lamberto Caffarelli:

L'archivio di Lamberto Caffarelli è conservato presso la Biblioteca comunale Manfrediana di Faenza.

Il Comune di Faenza acquisì il fondo nel 1963, in seguito alla morte di Caffarelli, il quale - privo di eredi - in vita aveva già espresso la volontà di donare le sue carte e i suoi libri alla Biblioteca comunale. La loro acquisizione completa avvenne anche grazie alla volontà dell'avvocato Domenico Silvestrini (1898-1974), presidente dell'associazione faentina Amici dell'arte. Testimonianze coeve parlano di "una decina fra bauli e casse pieni di manoscritti che si trovano in un disordine impressionante". A tale donazione si aggiunse anche il pianoforte utilizzato da Caffarelli, tuttora conservato presso la biblioteca.

Giunto alla Biblioteca comunale, allora sotto la direzione di Giovanna Zama, il fondo subì suddivisioni e riordini in base alla tipologia documentaria: i numerosi libri furono riuniti alle pareti di un locale al primo piano della Biblioteca, da allora denominato MC (Maestro Caffarelli); le riviste accumulate da Caffarelli confluirono nel magazzino dei periodici estinti; il materiale musicale, sia manoscritto che a stampa, venne riordinato, collocato nelle raccolte musicali e inventariato a partire dall'agosto 1963, grazie a un lungo e incessante lavoro del musicista faentino Ino Savini (1904-1995). L'elenco compilato da Savini risulta attualmente l'unico prezioso strumento di accesso alla produzione musicale di Caffarelli. Agli anni ottanta risalgono note di interventi già effettuati da Giovanni Cattani (1918-1997), che lavorò principalmente sulle poesie, sulla corrispondenza e sui taccuini, da Alessandro Montevecchi e di nuovo da Ino Savini (che in quegli anni lavorò soprattutto alla trascrizione delle poesie). Infine l'intervento più recente risale al 2008 ed è attualmente in fase conclusiva. Si tratta del riordino della corrispondenza e di tutte le carte non comprese nelle raccolte musicali, più specificamente di quelle personali e di quelle relative agli studi esoterici e antroposofici.

La maggioranza della produzione artistica e intellettuale (si direbbe anche l'attività fisica e vitale) di Caffarelli risulta intrisa dai dogmi antroposofici, in un'adesione piena alla dottrina steineriana, in cui occultismo, teosofia, antroposofia (e di riflesso la filosofia) convissero, dando vita a una nuova conoscenza cosmica e spirituale dell'arte.

La costituzione fisica del fondo Caffarelli può essere così descritta:

- Composizioni musicali e teatrali, manoscritte e a stampa, di Lamberto Caffarelli (circa 480 pezzi), suddivise in: lavori teatrali; partiture d'orchestra; canti per accademie; quintetti, quartetti e trii; musica per violino e pianoforte, per violoncello e pianoforte e solo per pianoforte; liriche per canto e pianoforte; opere didattiche; musica sacra.

- Corrispondenza: conta circa 396 corrispondenti, le cui lettere sono suddivise in fascicoli in ordine alfabetico per mittente.

- Manoscritti, carte personali e appunti di studio, condizionati in 73 scatole di cartoncino deacidificato (denominati "Fondo Lamberto Caffarelli. Mss."), suddivisi in fascicoli contenenti poesie, schemi esoterici, calcoli cabalistici, studi astrologici personalizzati, misticismo, esoterismo, filosofia, religioni, appunti di lettura, appunti di conferenze antroposofiche, teoria e storia della musica, frammenti e abbozzi di preparazione delle sue opere, oltre a 256 taccuini e notes e a 126 quaderni che raccolgono "pensieri sparsi", come l'autore stesso li definì.

Da citare inoltre 3 scatole contenenti carte legali della famiglia materna, relative alla gestione dei beni immobili di proprietà e documenti appartenuti alla madre Edvige Regoli (lettere, cartoline, santini, ricordi funebri, atti notarili, libri di conti). Infine sono presenti 23 volumi manoscritti, fra cui due raccolte di orazioni, diverse conferenze di Rudolf Steiner, due libri dei segreti, dei medicamenti e dei rimedi, un libro di appunti di astrologia e di geomanzia.

Aggregata all'archivio vi è poi la vasta biblioteca personale di Caffarelli, rara per tipologia e ricca di 6.810 volumi (secoli XVIII-XX) di respiro internazionale. Tre i filoni principali: 1) discipline musicali, fra cui trattati storici, saggistica italiana e tedesca, soprattutto contemporanea; 2) filosofia e religioni; 3) esoterismo, teosofia, antroposofia, occultismo. La biblioteca è interamente catalogata e consultabile su web tramite OPAC.

Silvia Fanti