Faenza ricorda la Grande Guerra
Racconto attraverso i manifesti pubblici dell’epoca:
1916-2016

In occasione del Centenario dell'inizio della Grande Guerra (1915 - 2015) il Comune di Faenza propone alla cittadinanza un modo originale per ricordare: rivivere attraverso la ristampa di manifesti d'epoca quanto accadeva e veniva comunicato ai faentini negli anni della guerra.
Dopo il favorevole riscontro ottenuto nel 2015 prosegue questo percorso continuando con l'esposizione dei manifesti del 1916 a comunicare in forma diretta e immediata ai faentini di oggi le emozioni, le preoccupazioni, le direttive trasmesse ai concittadini di un secolo fa, testimoni di una escalation sempre più drammatica.
Nel 1916 il conflitto entra nel secondo anno di operazioni, provocando una devastazione ed una carica di morte che nessuno avrebbe osato immaginare appena pochi mesi prima.
I manifesti evidenziano ora una problematicità ed una percezione della guerra, da parte dell'opinione pubblica, sensibilmente mutata rispetto al periodo precedente.
Gli inviti patriottici alla mobilitazione generale e alla solidarietà nazionale, come pure le disposizioni relative all’arruolamento, hanno ceduto il passo alla rimodulazione profonda dell’intera società e all’introduzione di un'austera economia di guerra.
La popolazione civile venne infatti coinvolta nel conflitto come mai era accaduto in precedenza, non solo a causa dell’elevatissimo numero degli arruolati ma anche per via dei pericoli provenienti dall’utilizzo di nuovi armamenti di inaudita potenza e per la necessità di sopperire al normale funzionamento di un paese ancora a dimensione agricola, unitamente al crescente sforzo bellico.
I manifesti pubblici, molti dei quali firmati dall'allora sindaco Enrico Camangi, recepivano le direttive generali impartite delle autorità militari e tentavano di applicarle alla realtà locale.
Dietro alla necessità di regolamentare aspetti legati alla produzione e alla distribuzione dei generi di prima necessità, essi ben tradiscono la crescente difficoltà a garantire la produzione agricola, messa a serio rischio dall’arruolamento generale che aveva sottratto i lavoratori alla terra, la preoccupazione per l'aumento del fabbisogno alimentare necessario a sostenere armate sempre più numerose, tanto che fu previsto l’invio di truppe per surrogare i contadini nella raccolta del grano.
I mutamenti patiti dalla popolazione civile ne scovolsero anche le abitudini quotidiane, soprattutto nelle ore serali quando era maggiore la minaccia di incursioni aeree austriache provenienti dal litorale adriatico.
Ciò che ben risulta dai manifesti qui esposti è il contributo apportato un secolo fa anche dai faentini all’organizzazione di quello che fu definito “fronte interno” e la cui solidità e tenuta fu per certi aspetti determinante per gli esiti del conflitto.
La mostra è congiuntamente organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Faenza e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Archivio di Stato di Ravenna - Sezione di Faenza, presso il quale è depositato l’Archivio Storico Comunale ed è un proseguimento degli accordi di collaborazione aventi, fra l’altro, l’obiettivo di fare conoscere alla cittadinanza l’immenso patrimonio documentario conservato presso questo “giacimento” della memoria cittadina ancora in parte poco conosciuto.
Il percorso espositivo si sviluppa nel Voltone Dolcini e nell’ultimo tratto di via Pistocchi ed include 25 manifesti disposti in ordine cronologico.


introduzione alla mostra





                                                                                                                  Voltone Alteo Dolcini, percorso espositivo


  1-Avviso per incursioni aeree di velivoli nemici. Il Sindaco Enrico Camangi, 19 febbraio 1916

  2-Prezzi della vendita dello zucchero. Il Sindaco Enrico Camangi, 19 marzo 1916

  3-Divieto di esportazione del grano da tutti i comuni della Provincia. Il Sindaco Enrico Camangi, 21 marzo 1916


  4-Divieto di fabbricazione delle paste dolcificate, biscotti e grissini. Il Sindaco Enrico Camangi, 27 marzo 1916

  5-Avviso reclutamento mano d'opera, 29 marzo 1916

  6-Ordinanza Commissione requisizione sostanze grasse, 5 maggio 1916

  7-Avviso del Comando del Corpo d'armata di Bologna, 17 maggio 1916



Via Pistocchi, percorso espositivo

   8-Avviso ricerca ventimila operai. Il Sindaco Enrico Camangi, 26 maggio 1916

 


 
  9-Regolamentazione orari apertura esercizi pubblici in conformità disposizioni sull'orario legale in tutto il Regno. Il Sindaco Enrico Camangi,


   10-Richiesta di mano d'opera collettiva per il raccolto e la trebbiatura del grano. Il Sindaco Enrico Camangi, 12 giugno 1916

   11-Ordinanza Comando Supremo Regio Esercito Italiano. Il Capo di Stato Maggiore L. Cadorna, 25 luglio 1916

 

Via Pistocchi, percorso espositivo
 



  12-Decreto di divieto esportazione della farina. Il Prefetto della Provincia di Ravenna, 8 agosto 1916
 

13-Ordinanza consegna legna da ardere. Il Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito Italiano L. Cadorna, 9 settembre 1916

  14-Provvedimenti circa il consumo delle uova. Il Sindaco Enrico Camangi, 13 settembre 1916

  15-Vendita di uova conservate. Il Sindaco Enrico Camangi, 13 settembre 1916

  16-Reclutamento per lavori militari in zona di guerra. Il Sindaco Enrico Camangi, 16 settembre 1916

  17-Denuncia del formaggio esistente nel Regno. Il Sindaco Enrico Camangi, 22 settembre 1916

  18-Prezzi degli ortaggi per la Provincia di Ravenna. Il Sindaco Enrico Camangi, 26 settembre 1916

  19-Vendita di pane e di farina per confezione di minestra alle famiglie povere. Il Sindaco Enrico Camangi, 7 ottobre 1916

  20-Raccolta ritratti dei Caduti nella Guerra. Il direttore del Museo del Risorgimento, 10 ottobre 1916

  21-Raccolta di rottami di Metallo. Il Sindaco Enrico Camangi, 21 ottobre 1916

  22-Commissione di sorveglianza per la confezione d'indumenti militari di vestiario e di lana. Il Sindaco Enrico Camangi, 4 novembre 1916

  23-Applicazione del calmiere sul pane e sui generi alimentari di prima necessità. Il Sindaco Enrico Camangi, 5 dicembre 1916

  24-Norme per disciplinare il consumo della carne. Il Sindaco Enrico Camangi, 13 dicembre 1916

  25-Norme per l'illuminazione degli abitati. Il Prefetto della Provincia di Ravenna e il Sindaco di Faenza, 15 dicembre 1916

Via Pistocchi, percorso espositivo



Voltone Alteo Dolcini, percorso espositivo in notturna




Enti organizzatori: Biblioteca Comunale Manfrediana - Settore Cultura ed Istruzione - Comune di Faenza
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Archivio di Stato di Ravenna, Sezione di Faenza
"La Grande Guerra a Faenza": mostra realizzata con il contributo della Struttura di missione per gli Anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio